parte frontale del carro |
ingresso al capannone |
Come un toro mansueto, se ne sta rinchiuso in un capannone, dove per mesi, un team di artigiani e artisti lo hanno costruito. Il carro rappresenta la cristianità che deve difendersi continuamente dagli infedeli – rappresentati dagli assalitori.
A Matera la costruzione del carro è stata, per tantissimi
anni, prerogativa di poche famiglie di mastri cartapestai. Quest’anno invece è
stata rotta questa lunga tradizione. Forse una rottura felice.
Un carro completamente diverso dagli altri, continuano a
dire le persone che stanno in fila compostamente, aspettando il proprio turno
per ammirare il carro. Gli angioletti sono davvero perfetti. I colori
brillanti, niente a che vedere con i colori smorti dei carri precedenti. Mi soffermo ad ammirare due ritratti incredibilmente perfetti tecnicamente: uno affianco all'altro papa Benedetto XVI e papa Francesco I.
Il pubblico gira attorno al carro, come i musulmani attorno
alla pietra nera della Mecca. Un rito che va avanti da secoli. Ne ammirano ogni
particolare, ogni singola ala. Ogni statua del carro sembra che sia grata di
tanta ammirazione.
piazzale antistante al capannone |
Andrea Sansone, questo il nome dell’artista che lo ha
progettato e realizzato. Praticamente uno sconosciuto per i materani. Prima di
uscire dal capannone incontro il fratello, Antonio, con la sua inseparabile
macchina fotografica. I suoi occhi brillano. È contento per il fratello.
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